Anche io, come voi, mi sarei chiesto perché il titolo sia “Ingegneria
Chimica in progress”; in effetti fino ad ora non ci azzecca niente, ma con il
proseguire dei post si capirà.
Il primo post inerente al titolo è lo svolgimento di un
semplicissimo esercizio di trasporto di calore. Sono umano e posso compiere
errori, in tal caso scrivetelo nei commenti; i dati sono presi dal celeberrimo “PERRY’S
CHEMICAL ENGINEERS’ HANDBOOK 8TH EDITION”.
La traccia dell’esercizio, di cui non posseggo alcun diritto
è:
“All’interno di un elemento di combustibile nucleare di
forma sferica (raggio R=15cm) viene generato del calore secondo la seguente
funzione della coordinata radiale r:
La sfera è rivestita da uno strato di
isolante di spessore δ=5cm ed è investita da aria alla temperatura di 10°C ed
alla velocità di 5m/s.
Determinare la potenza termica che la
sfera cede all’ambiente in condizioni stazionarie, il valore di temperatura
sulla superficie dell’isolante, il valore del flusso termico per r=18cm.
Indicare, inoltre, come si può pervenire alla stima del valore di temperatura
in r=R. Commentare i risultati ottenuti.”.
SVOLGIMENTO
- ·
Alcune ipotesi: stato stazionario, linearità
della conducibilità termica dell’isolante con la temperatura, trascurabilità di
superfici solide a contatto con la sfera, uniformità delle proprietà di
trasporto nel materiale, trasporto di calore radiale.
- ·
Rappresentazione grafica:
Determinare la potenza termica…
Per l’ipotesi di stato stazionario le
derivate rispetto al tempo sono nulle e quindi non vi è accumulo; ciò ci porta
a dire che tutto il calore generato deve essere smaltito verso l’esterno. Si
noti che la generazione di calore varia solo lungo la coordinata r e risulta
quindi identica per uguali distanze r; la funzione di generazione è espressa,
come è possibile notare dalle unità di misura, per unità di volume.
Considerando un volume dV differenziale solo lungo la direzione r, in cui varia
G(r):
La generazione, GEN, in tale volume sarà:
Si passa allora a fare l’integrale lungo
tutto il volume della sfera di combustibile nucleare:
Sfruttando le proprietà degli integrali:
Scrivendo quanto detto in equazione di
bilancio macroscopica:
-OUT+GEN=ACCUMULO, ACCUMULO=0→ OUT=GEN
(eq.1)
Quindi la potenza termica che la sfera
cede all’ambiente in condizioni stazionarie (OUT) è 144.9 W.
…il valore di temperatura sulla superficie dell’isolante…
Le condizioni stazionarie vengono
raggiunte quando OUT=GEN, cioè quando sulla superficie esterna dell’isolante si
raggiunge una temperatura tale da permettere di smaltire tutto il calore
generato verso l’ambiente esterno alla sfera.
La legge del raffreddamento di Newton ci
permette, a livello macroscopico, di tener conto di tutti i meccanismi di
trasporto di calore che permettono il raffreddamento dell’oggetto per merito
del fluido in movimento (convezione) che è a contatto con la superficie
esterna; corrisponde a descrivere il flusso termico su una superficie lambita
da un fluido mediante un coefficiente h
che moltiplica una forza spingente, che nel nostro caso è la differenza tra la
temperatura di parete e quella nel bulk della fase fluida(TR+δ-T∞).
L’eq. 1 può essere quindi riscritta:
Ovviamente la superficie interessata
dallo scambio diretto di calore con il fluido è quella esterna all’isolante;
l’eq. 2 diventa:
h
è anche funzione di proprietà del fluido che a loro volta sono funzioni della
temperatura TR+δ, quindi h è funzione di TR+δ; questa funzionalità, essendo complessa, ci porterà ad una risoluzione ricorsiva del problema.
h
è espresso convenzionalmente attraverso correlazioni
semi-empiriche che legano questo coefficiente a gruppi adimensionali tipici che
caratterizzano la fluidodinamica e determinate proprietà del fluido (es. NRe
e NPr).
Per moto di fluidi intorno a sfere la
correlazione è:
Dove k è la conducibilità termica, D è il
diametro della sfera sommersa, v∞ è la velocità del fluido non
influenzata dalla presenza della sfera, µ è la viscosità, cp è il calore specifico
a pressione costante su base massica; si noti che il pedice f indichi che le
proprietà appartengono al fluido che investe la sfera e che queste vanno
valutate in condizioni di film intermedio tra il bulk della fase fluida e lo
strato di gas che ricopre l’isolante. Essendo la temperatura continua, la
temperatura dello strato di fluido che riveste l’isolante e dell’isolante
adiacente è la medesima:
Risulta quindi inutile far distinzione
tra le due.
Il nostro obiettivo è trovare TR+δ.
Di seguito verrà proposto il ciclo
risolutivo.
Adesso si elencheranno formule e dati che
ci permetteranno di ricavare alcune delle proprietà dell’aria a diverse
temperature:
Primo ciclo:
La nuova Tf sarà molto
prossima alla precedente, ci si aspetta che le proprietà varino così poco che
la nuova TR+δ sia, in pratica, 33°C; si prosegue comunque per
completezza di calcolo.
Secondo ciclo:
La temperatura superficiale dell’isolante
è TR+δ=32.9°C.
…il valore del flusso termico per r=18cm…
Il flusso per r=18cm può essere calcolato
con un po’ di riflessione; essendo in stato stazionario ed in assenza di
generazione (isolante), la portata termica in uscita è costante e sarà uguale
per ogni superficie sferica di raggio r-esimo dell’isolante; ciò che cambia è
il flusso in quanto risulta differente la superficie; quanto scritto può essere
dimostrato attraverso un semplice bilancio termico su un volume di isolante inizialmente piccolo e che
portato al limite diventa differenziale lungo r (tale bilancio servirà per
rispondere anche a successive richieste).
Rappresentazione grafica:
Bilancio:
IN-OUT=0
Dividendo per il volume di controllo 4πr2Δr e facendo il limite per Δr→0 si ottiene, per r≠0:
Quindi il flusso termico per r=18cm è
semplicemente portata fratto superficie:
…stima del valore di temperatura in r=R…
Per quanto è già stato detto TR+=
TR- e quindi basterà trovare la temperatura dell’isolante
per r=R.
Per fare ciò ricaviamo il profilo di
temperatura imponendo opportune condizioni al contorno; la costante A è
deducibile da eq.6: ![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihkrM53bBXAAWGgY0fQ0NtBY1oi7lt5gVkmD7-Uwwgj6XuTA5lZGjrraBlfyuKfJ4B15Zz86Eh2cTl8NoGgnr_6FSUQXrfJOVE98sBAT_APFjqruETUQ9y0hX1gNlqQQOjwq1YgkspWKBA/s1600/20.png)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihkrM53bBXAAWGgY0fQ0NtBY1oi7lt5gVkmD7-Uwwgj6XuTA5lZGjrraBlfyuKfJ4B15Zz86Eh2cTl8NoGgnr_6FSUQXrfJOVE98sBAT_APFjqruETUQ9y0hX1gNlqQQOjwq1YgkspWKBA/s1600/20.png)
Sostituendo la legge di Fourier in eq.5
si ottiene:
Sostituendo la funzione “k(T)=b*T+c”, poiché
k è per ipotesi lineare, integrando tra i generici valori e la condizione al
contorno trovata in precedenza (r=0.20m, T=32.9°C) si ottiene:
Si noti che, avendo imposto come
condizione al contorno un flusso (o meglio una portata termica), questo può
essere legato al gradiente di temperatura solo tramite la conducibilità che
risulterà, necessariamente, un grado di libertà da saturare nel profilo di
temperatura.
In parole povere, tutto il calore
generato è dissipato per l’ipotesi di stazionarietà: qualsiasi materiale
permette ciò, mantenendo all’interno una temperatura dipendente dalla sua
conducibilità.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1tYFVxg11HZ4OTdffHjdP_yb5RVcrpik94A2ui-QL2VUvSySIgwDH5vFm8upfW-Wy1b-d6wc2hD1ESaetFMK62Gfxu487ZYuYeGbomgSO8_AQccBnpke4egzLYMTZkX46yFTSHttGmvEL/s640/AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.png)
Valutando il secondo
membro in r=0.15m e risolvendo l’equazione di secondo grado, prendendo il
risultato positivo:
N.B. Alcuni risultati
potrebbero uscire diversi per motivi di approssimazione differente nei calcoli
precedenti, le considerazioni (commenti) sono sparse per tutto il post, IF SOMEONE NEEDS THE TRANSLATION OF THE EXERCISE IN ENGLISH, TELL ME... I WILL DO IT.