INTRODUZIONE
In
generale prima delle operazioni di compressione e dehumidification del gas naturale
si effettua la rimozione dei gas acidi attraverso una operazione fisico-chimica.
L’addolcimento
dai gas acidi è necessario per evitare problemi nelle successive operazioni
dovute all’acidità, soprattutto dell’H2S. La rimozione dell’anidride
carbonica invece è più utile a diminuire i successivi costi di compressione
laddove questa sia presente in quantità rilevanti.
Anche
l’acido solfidrico può essere presente in quantità rilevanti e in questo caso
si procederà alla sua conversione in zolfo elementare attraverso altri processi
(Claus). La rimozione risulta essere comunque un costo visto che ciò che si può
ricavare dallo zolfo non è pari a quanto speso per rimuoverlo ma sempre
inferiore (si tratta piuttosto di un tentativo di utilizzare una risorsa
presente per natura al fine di ammortizzare i costi).
L’impianto
analizzato rimuove i gas acidi attraverso un loro assorbimento in soluzione
acquosa.
L’assorbimento
in questione è di tipo chimico in quanto l’agente assorbente è costituito da
una soluzione acquosa di monoetanolammina (MEA). Il processo di assorbimento
chimico è in realtà una operazione chimico-fisica in quanto seguendo una linea
temporale un assorbimento del tutto fisico precede la reazione chimica. La
reazione chimica di cui si sta parlando è reversibile poiché interessa
una base debole, ciò è necessario affinché cambiando opportune condizioni
operative sia possibile degassare l’assorbente dai gas acidi e quindi
rigenerare la soluzione di partenza che verrà ricircolata alla torre di
assorbimento dopo il suo raffreddamento. La MEA essendo una ammina primaria ha
maggiore reattività delle altre e dà per questo problemi di corrosione più
rilevanti.
Le
caratteristiche di tale assorbente ci consentono inoltre di non avere grosse
perdite dell’agente basico durante la fase di rigenerazione grazie ad una
temperatura di ebollizione relativamente alta.
L’assorbimento
fisico di un gas è regolato da una equazione alla Henry Pi=Hi-j(T)*xi*γ’i,
dove Pi è la pressione parziale dell’i-esimo componente, xi è la sua frazione molare nel liquido e γ’i
il coefficiente di attività. La costante di Henry (H) aumenta all’aumentare
della temperatura, ciò significa che la frazione del componente disciolto nel
liquido sarà minore a parità di pressione parziale nel gas a contatto con il
liquido. Inoltre abbassando la pressione del sistema, si abbassa anche la
pressione parziale del componente in fase gassosa; in corrispondenza la
frazione assorbita all’equilibrio diminuisce e quindi è possibile desorbire.
Anche
l’assorbimento chimico, che dipende dalla natura dei reagenti, è esotermico e
quindi è favorito a basse temperature. Si
noti che sebbene la reazione sia in fase liquida non è indifferente alle
variazioni di pressione; considerando come esempio l’H2S, la
riduzione di pressione riduce la quantità di H2S assorbibile per via
fisica, ma ciò porta via reagente alla reazione con MEA e quindi sposta
l’equilibrio chimico.
Queste
considerazioni possono aiutare nella scelta delle condizioni operative per
assorbire e desorbire.
In
generale si opererà ad alte pressioni e basse temperature per assorbire, mentre
a più basse pressioni ed alte temperature per desorbire.
Nel
processo analizzato l’assorbimento è seguito da 2 step differenti di
desorbimento.
Il primo
è una laminazione, la quale ci consente di recuperare la parte idrocarburica solubilizzata
nell’assorbitore in un gas che non abbia l’intera portata di H2S
assorbita; questa parte idrocarburica è stata assorbita per via fisica a causa
dell’alta pressione a cui si lavora nell’assorbitore. Siccome la pressione del
gas naturale è generalmente alta di partenza (pressione di pozzo) non risulta
essere conveniente dal punto di vista dei costi di compressione abbassarla per
assorbire a pressioni inferiori che magari ci garantirebbero comunque una
ottimale rimozione del gas acido. Risulta invece più conveniente comprimere
solo quella porzione di gas liberata successivamente alla laminazione, che
contiene in pratica tutta la parte
idrocarburica, al fine di rimandarla alla torre di assorbimento. La laminazione
deve essere soggetta ad ottimizzazione per poter recuperare i gas idrocarburici
con il minimo abbassamento di pressione.
Il
secondo step è la rigenerazione vera e propria della soluzione con la
produzione di un gas acido.
Il
ricircolo dell’assorbente liquido non è stato effettuato con Aspen per motivi
di convergenza dovuti a frazioni idrocarburiche che sono praticamente assenti
nella realtà (frazioni molari dell’ordine di 10-30).
Quindi
si ovvia a ciò introducendo nell’assorbitore portate che contengono una
soluzione in MEA che rappresenta il ricircolo essenzialmente (vista l’infima
perdita) ed una corrente di acqua di make-up che colma le perdite in acqua più
sostenute nei differenti stadi.
La
differenza di temperature tra le due colonne (stripping ed assorbimento) ci
permetterà di valutare un eventuale recupero energetico dalle soluzioni
acquose.
In una
prima simulazione non si effettuerà la reimmissione del gas da flash in
assorbimento cosa che verrà fatta in seguito analizzandone i vantaggi dal punto
di vista energetico.
IL SOTTOSCRITTO NON POSSIEDE ALCUN DIRITTO SUL TESTO DELL’ESERCIZIO.
ESERCIZIO
Nel processo considerato, il gas naturale proveniente
dal processo di separazione dal greggio è inviato ad una colonna di
assorbimento che utilizza Mono Etanol Ammina in soluzione acquosa. Il solvente
assorbe in misura diversa H2S e CO2, a seconda delle
condizioni operative. Il gas naturale addolcito viene inviato alla
disidratazione, mentre il solvente saturo deve essere rigenerato in una colonna
di desorbimento, per poi essere ricircolato all’assorbitore.
Le due colonne operano anche a diverse pressioni; di
conseguenza, a valle dell’assorbitore si opera una laminazione ed un flash
intermedio. La pressione del solvente rigenerato deve essere invece
ripristinata mediante una pompa nella corrente di ricircolo.
La colonna di assorbimento non ha condensatore o
ribollitore, mentre la colonna di desorbimento ha condensatore e ribollitore
parziali.
SIMULAZIONE:
- simulare il processo e valutare l’efficienza di
rimozione di H2S, CO2 e N2 nello Sweet Gas (gas naturale addolcito) e del
Flash gas (gas uscente dal flash);
- valutare il recupero di idrocarburi nello Sweet Gas e nel Flash gas;
- valutare i medesimi parametri applicando la
soluzione proposta nello schema sottostante: quale incremento di H2S
separato si riesce a realizzare (in termini di kg H2S per kg di MEA
alimentata al processo)? Con quali consumi elettrici?
Schema di processo iniziale:
DATI
Tab. 1 Composizione alimentazione raw-gas
Componente
|
Frazione molare
|
H2S
|
0.0537
|
CO2
|
0.0447
|
N2
|
0.0011
|
C1
|
0.6327
|
C2
|
0.1388
|
C3
|
0.0602
|
IC4
|
0.0136
|
NC4
|
0.0244
|
IC5
|
0.0103
|
NC5
|
0.0073
|
C6
|
0.0119
|
Acqua
|
0.0013
|
Tab. 2 Condizioni operative
Parametro
|
Valore
|
Unità
di misura
|
Condizioni di alimentazione(RAWGAS-AMINEUP-WATERMUP)
|
||
Alimentazione gas:
temperatura
|
38
|
°C
|
Alimentazione gas:
pressione
|
7584
|
kPa
|
Alimentazione gas:
portata
|
6500
|
kmol/h
|
Solvente:
concentrazione MEA
|
0.15
|
kg/kg
|
Solvente:
concentrazione acqua
|
0.85
|
kg/kg
|
Solvente: temperatura
|
43
|
°C
|
Solvente: pressione
|
7584
|
kPa
|
Solvente: portata
|
12000
|
kmol/h
|
Acqua di make-up:
portata
|
69
|
kmol/h
|
Colonna di assorbimento(ABSTOWER)
|
||
Numero di stadi
|
20
|
-
|
Gas: stadio di
alimentazione
|
20
|
-
|
Solvente: stadio di
alimentazione
|
1
|
-
|
Pressione colonna
|
7584
|
kPa
|
Valvola e flash(Flash-v e flash)
|
||
Pressione di
laminazione
|
694
|
kPa
|
Tonalità termica del
flash
|
0
|
kW
|
Colonna di desorbimento(REGTOWER)
|
||
Numero di stadi
|
25
|
-
|
Stadio di alimentazione
|
2
|
-
|
Temperatura di
alimentazione
|
82
|
°C
|
Pressione colonna
|
190
|
kPa
|
Portata di distillato
|
475
|
kmol/hr
|
Rapporto di riflusso
|
2
|
-
|
RISULTATI ED ANALISI
Si
nota immediatamente che nella prima colonna forse si spinge anche troppo la
separazione dell’H2S dal raw-gas come anche nella seconda lo
strippaggio dal liquido. Le colonne sono a piatti ideali. Gli stadi delle colonne vengono numerati dall'alto in basso. Per capirsi nel primo
caso il raw-gas entra dal basso e
raggiunge una frazione molare di H2S dell’ordine di 10-5
nel 15-esimo stadio mentre nella torre rigenerativa il liquido da rigenerare
entra dall’alto e raggiunge una frazione dell’ordine di 10-5 nel
quinto stadio. Gli ulteriori equilibri raggiunti sono davvero spinti ed
arrivano a frazione di 10-11 e 10-21,cioè 0. Se nella
prima torre però si ha un effetto apprezzabile sulla anidride carbonica in
tutti gli stadi, nella seconda manca e risultano ingiustificati i 23 piatti
ideali. Quindi si decide di fare una analisi di sensitività monitorando il
recupero dell’acido solfidrico nella corrente ACID-GAS rispetto ad INREG
variando il numero degli stadi; risultato:
![]() |
Figura 1
|
Si
notino i valori sulle ordinate. Si può evincere dai dati che abbiamo fatto già molto
a 4 stadi cioè 2 piatti ideali; se si vuole essere molto (troppo) precisi la
differenza nel recupero si annulla totalmente oltre l’ottavo stadio, cioè 6
piatti ideali. D’ora in poi si lavorerà con 8 stadi.
Nella
realtà entrano in gioco cinetiche di trasferimento e questi obiettivi/risultati
sono anche poco realistici.
Una volta simulato il processo si è verificato subito la
fattibilità dell’integrazione energetica tra cooler ed heater:
Immaginando
una disposizione controcorrente:
Quindi l’integrazione può essere fatta senza variazioni
significative delle condizioni del processo.
Il nuovo schema di processo risulta:
Nota: risultati poco affidabili (…), differenze
significative si hanno con differenti modelli termodinamici "plausibili"(UNIFAC-AMINES).
Si passi
ora a valutare l’entità della rimozione di H2S, CO2 e N2
in FLASHGAS e SWEETGAS; sono stati valutati inoltre i
recuperi degli idrocarburi in tali correnti.
Component
|
RAWGAS
|
SWEETGAS
|
FLASHGAS
|
rimozione in SG
|
rimozione in FG
|
recHC,SG
|
recHC,FG
|
sum recHC
|
Mole Flow kmol/sec
|
Mole Flow kmol/sec
|
Mole Flow kmol/sec
|
||||||
H2S
|
0,0970
|
0,0000
|
0,0244
|
100,0%
|
74,9%
|
|||
CO2
|
0,0807
|
0,0074
|
0,0475
|
90,8%
|
41,1%
|
|||
N2
|
0,0020
|
0,0011
|
0,0008
|
44,0%
|
61,5%
|
|||
CH4
|
1,1424
|
0,7792
|
0,3360
|
68,2%
|
29,4%
|
97,6%
|
||
C2H6
|
0,2506
|
0,2094
|
0,0386
|
83,6%
|
15,4%
|
99,0%
|
||
C3H8
|
0,1087
|
0,0940
|
0,0136
|
86,5%
|
12,5%
|
99,0%
|
||
ISOBUTAN
|
0,0246
|
0,0222
|
0,0022
|
90,3%
|
9,1%
|
99,3%
|
||
NBUTANE
|
0,0441
|
0,0385
|
0,0050
|
87,3%
|
11,4%
|
98,8%
|
||
ISOPENTA
|
0,0186
|
0,0168
|
0,0017
|
90,1%
|
8,9%
|
99,0%
|
||
NPENTANE
|
0,0132
|
0,0116
|
0,0014
|
87,7%
|
10,7%
|
98,4%
|
||
NHEXANE
|
0,0215
|
0,0188
|
0,0022
|
87,7%
|
10,2%
|
97,9%
|
||
WATER
|
0,0023
|
0,0041
|
0,0005
|
|||||
MEA
|
0,0000
|
0,0000
|
0,0000
|
Si
evitino i fraintendimenti visto che non ha tanto senso parlare di rimozione nel
flash gas, poiché viene dall’operazione di flash dove la fase gassosa viene
ottenuta per laminazione del liquido.
Si può
notare come sia cospicua la parte di idrocarburi che si è solubilizzata nella
soluzione acquosa di MEA e che è passata in fase aeriforme nel flash; sarebbe
un vero spreco dal punto di vista energetico non ricircolare questi gas
all’assorbitore o mandarli direttamente alla torre di degassaggio successiva
per poi perderli; il recupero di tali gas deve essere sorretto da un netto
energetico ed economico positivo. Si noti come la rimozione di gas acidi sia
molto buona, ovviamente l’affinità è maggiore per l’acido solfidrico vista la
sua maggiore acidità rispetto alla CO2 la quale verrà rimossa in via
inferiore dalla soluzione basica; N2 subisce assorbimento fisico.
L’effetto
dell’abbassamento di pressione genera un abbassamento di temperatura da 12 a 3
gradi centigradi; quest’ultimo aspetto tenderebbe a favorire l’assorbimento se
non vi fosse però una pressione undici volte inferiore.
L’assorbimento
chimico è qualcosa che nasce dall’interdipendenza dell’assorbimento fisico ed
una reazione chimica in fase liquida, nel nostro caso necessariamente
reversibile con relativa semplicità; essendo interdipendenti quando uno dei due
subisce qualche variazione l’altro ne risentirà. Ad esempio partiamo da una
soluzione acquosa in MEA che ha assorbito H2S; per qualche motivo
della MEA viene sottratta dal sistema liquido o “avvelenata” (per esempio
mettiamo un acido forte in soluzione); ne risulta che la parte reagita di H2S
sarà inferiore (si è sottratto un reagente), la sua frazione libera disciolta
aumenterà e ne conseguirà un desorbimento (ipotizzando iniziale equilibrio ed
effetti termici che si compensano).
Prima
invece si è visto come l’abbassamento di pressione abbia un effetto sulla
reazione.
Se si
vuole discriminare l’effetto della reazione chimica basterà valutare quanto
ottenuto con tale simulazione con quanto si otterrebbe solo con acqua (senza
MEA) a parità di condizioni di temperatura e pressione.
Per pura
curiosità si è lanciata una simulazione con una corrente AMINEUP pura in acqua, il risultato sembra essere paragonabile con
una rimozione del 100% di H2S anche in questo caso ed un profilo di
concentrazioni lungo la colonna molto simile; ciò avviene in tutti i casi
svolti durante la simulazione (Metodo?, Come sono state valutate le portate
assegnate, con quale metodo o secondo quale processo esistente?).
È giunto
il momento di ricircolare il flash-gas alla torre di assorbimento e andare a
controllare che ciò sia sensato dal punto di vista dei ritorni energetici.
A questo
punto si aggiunge il ricircolo; si immette un compressore con rendimento
isoentropico 0.72, che ricomprime il flash gas alla pressione di ABSTOWER; il nuovo schema di processo è:
Ovviamente
si dovrà adesso trovare una portata ottimale del distillato al fine di
strippare il massimo di H2S senza perdite di MEA; per fare ciò si
effettua una analisi di sensitività controllando il recupero di H2S
e la portata o perdita di MEA in ACIDGAS.
La
portata di distillato di REGTOWER dovrà
aumentare per accogliere la quantità maggiore di H2S che non esce
più con il flash-gas. Per la sensitività si sceglie di far variare la portata
di distillato tra 0.132 kmol/s (portata attuale) e 0.173 kmol/s; siccome tutto
il resto della parte disciolta è già nella fase gassosa in quanto meno affine
alla soluzione di MEA, la corrente gassosa si arricchirà in H2S per
l’aumento del distillato; per essere sicuri di racchiudere il valore per cui
recuperiamo tutto in ACIDGAS, poniamo
un limite superiore pari alla portata in ingresso in H2S fratto la
frazione molare attuale nel distillato che è sicuramente inferiore a quella che
risulterà alla fine(…=0.173 kmol/s). Ovviamente il ragionamento vale fin quando
si vuole essere certi di trascurare la parte di MEA e di acqua in uscita.
Risultato:
Operando
con una portata di distillato di 0.156 kmol/s si ottiene un recupero in H2S
del 100% ed una perdita in portata di MEA inferiore a 3*10-8 kmol/s.
La frazione molare di H2S in ACIDGAS
risulta superiore alla precedente e pari a 0.62, come era stato previsto.
Controllate
le temperature al COLDSIDE e HOTSIDE si può proseguire con l’analisi
dei risultati.
Rivalutando i parametri per il caso attuale:
Component
|
RAWGAS
|
SWEETGAS
|
FLASHGAS
|
rimozione in sg
|
rimozione in fg
|
recHC,SG
|
recHC,fG
|
Mole Flow kmol/sec
|
Mole Flow kmol/sec
|
Mole Flow kmol/sec
|
|||||
H2S
|
9,70E-02
|
6,99E-09
|
7,28E-02
|
100,00%
|
24,95%
|
||
CO2
|
8,07E-02
|
4,90E-02
|
1,08E-01
|
39,29%
|
-34,10%
|
||
N2
|
1,99E-03
|
1,95E-03
|
5,00E-04
|
1,69%
|
74,84%
|
||
CH4
|
1,14E+00
|
1,12E+00
|
3,72E-01
|
98,0%
|
32,5%
|
||
C2H6
|
2,51E-01
|
2,49E-01
|
3,99E-02
|
99,3%
|
15,9%
|
||
C3H8
|
1,09E-01
|
1,08E-01
|
1,52E-02
|
99,4%
|
14,0%
|
||
ISOBUTAN
|
2,46E-02
|
2,45E-02
|
2,73E-03
|
99,6%
|
11,1%
|
||
NBUTANE
|
4,41E-02
|
4,37E-02
|
6,33E-03
|
99,3%
|
14,4%
|
||
ISOPENTA
|
1,86E-02
|
1,85E-02
|
2,31E-03
|
99,4%
|
12,4%
|
||
NPENTANE
|
1,32E-02
|
1,31E-02
|
2,02E-03
|
99,1%
|
15,3%
|
||
NHEXANE
|
2,15E-02
|
2,12E-02
|
3,56E-03
|
98,8%
|
16,5%
|
||
WATER
|
2,35E-03
|
5,43E-03
|
3,06E-03
|
||||
MEA
|
0,00E+00
|
8,65E-06
|
1,35E-06
|
La
rimozione in H2S risulta essere sempre ottimale; ha poco senso
questa volta calcolare la rimozione dei componenti nel flash gas poiché è una
corrente di ricircolo che quindi può contenere anche più portata di alcuni
componenti rispetto a quella in ingresso (per esempio la CO2, per
questo la sua rimozione da FLASHGAS è
negativa); la presenza di maggiore H2S nel flashgas non ci preoccupa
perché si riesce comunque ad assorbirlo al fine di garantire la sua rimozione
dal rawgas; invece a causa del ricircolo l’N2 rimane in pratica
tutto nel rawgas però ha una bassa
portata e non è un grosso problema; essenzialmente questo avviene perché in
precedenza l’N2 finiva per il 56% in sweetgas e 38.5% nel flash gas.
Si noti
però soprattutto l’effetto voluto: l’aumento del recupero della parte
idrocarburica nello sweetgas al costo di una compressione, anche non leggera.
La
portata di MEA in ingresso al processo (in realtà ricircolo) è stata mantenuta
costante; è ovvio che il rapporto kgH2S/kgMEA del secondo caso sarà
maggiore essendoci nell’ACIDGAS quella
portata di H2S che prima finiva nel flashgas.
In
effetti:
Condizione
|
Portata IN MEA[kg/s]
|
Portata OUT H2S in ACIDGAS[kg/s]
|
kgH2S in ACIDGAS/kgMEA IN
|
Senza ricircolo di
flashgas
|
10,07
|
2,47
|
0,25
|
Con ricircolo di
flashgas
|
10,07
|
3,30
|
0,33
|
Se si
somma però la portata di H2S uscente con il flashgas nel primo caso
si ottengono gli stessi valori del secondo.
Ora bisogna
valutare la convenienza di quanto fatto.
Il
compressore consuma circa 6.44 MW senza tener conto di ulteriori perdite di
trasmissione, per accessori ed elettriche.
Ci si
chiede: il combustibile recuperato ha un contenuto energetico tale da
garantirci un ritorno per l’operazione effettuata?
Si
sceglie la strada che segue per valutare ciò.
La
compressione porta ad una variazione delle portate parziali dello sweetgas; si
valuterà allora il contenuto energetico
di tale variazione(delta):
componente
|
Senza ricircolo
di flashgas [kg/s]
|
Con ricircolo di
flashgas [kg/s]
|
delta [kg/s]
|
Apporto di calore
per unità di massa,acqua vapore[MJ/kg]
|
potenza termica[MJ/s]
|
H2S
|
5,22E-10
|
2,51E-07
|
2,51E-07
|
trascurabile
|
|
CO2
|
3,25E-01
|
2,17E+00
|
1,85E+00
|
0
|
|
N2
|
3,11E-02
|
5,47E-02
|
2,36E-02
|
ip0
|
|
CH4
|
1,25E+01
|
1,80E+01
|
5,47E+00
|
50
|
2,73E+02
|
C2H6
|
6,30E+00
|
7,49E+00
|
1,19E+00
|
47,4
|
5,63E+01
|
C3H8
|
4,15E+00
|
4,77E+00
|
6,20E-01
|
46,4
|
2,88E+01
|
ISOBUTAN
|
1,29E+00
|
1,42E+00
|
1,33E-01
|
45,6
|
6,08E+00
|
NBUTANE
|
2,24E+00
|
2,54E+00
|
3,07E-01
|
45,8
|
1,41E+01
|
ISOPENTA
|
1,21E+00
|
1,33E+00
|
1,26E-01
|
45,2
|
5,68E+00
|
NPENTANE
|
8,34E-01
|
9,43E-01
|
1,09E-01
|
45,4
|
4,94E+00
|
NHEXANE
|
1,62E+00
|
1,83E+00
|
2,06E-01
|
44,8
|
9,25E+00
|
WATER
|
7,33E-02
|
9,79E-02
|
2,46E-02
|
-2,5 (vap.)
|
-6,15E-02
|
MEA
|
4,44E-04
|
5,28E-04
|
8,49E-05
|
trascurabile
|
|
potenza termica
totale sviluppabile da delta[MJ/s]
|
3,98E+02
|
||||
LHV delta [MJ/kg]
|
3,96E+01
|
La
potenza utilizzata dal compressore è 6.44MW; quella elettrica possibilmente producibile da "delta" è circa 119MW (con un ciclo di gen. elettrica a rendimento globale 0.3 , 398*0.3MW ); se considerassimo una
potenza elettrica utilizzata dal compressore
di 7.2 MW, si producono 16.6 volte tanto grazie al surplus di sweetgas.
Inoltre
in termini di portate si sfrutterebbe solo 0.61 kg/s di delta rispetto ad una
portata di 10.1kg/s prodotta.
L’introduzione
del compressore per effettuare il ricircolo è giustificata dal punto di vista
energetico. L’aspetto economico dovrà essere valutato più accuratamente tenendo
in considerazione gli aggravi sulle apparecchiature.
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