INTRODUZIONE
In
questa simulazione si cerca di paragonare le differenze che intercorrono tra un
approccio “ideale”, basato sul considerare il raggiungimento dell’equilibrio,
ed un approccio “reale” , il quale tiene conto di cinetiche di trasferimento
che dipendono oltre che da una forza spingente dettata dall’equilibrio anche
dalla fluidodinamica del sistema; l’obiettivo è quello di introdurre quei
fattori limitanti legati al trasferimento di materia e calore che dipendono dal
sistema e dalla geometria dell’impaccamento dell’absorber.
Il
trasporto di materia e calore non è subitaneo ma si sviluppa nel tempo; in
virtù del tempo disponibile al trasferimento sarà possibile avvicinarsi alla
condizione di stadi di equilibrio.
Una
configurazione contro corrente permette in generale, laddove le portate sono
equilibrate, di garantire una forza spingente che si mantiene pressoché
costante.
Al fine
di diminuire le resistenze al trasferimento si mira a garantire un contatto
quanto più intimo tra le due fasi; ciò significa:
- garantire un’ampia superficie di scambio interfase;
- movimentare le due fasi in modo da rendere quanto più piccole possibili le resistenze.
Seguendo
l’approccio del DOPPIO FILM all’interfaccia (uno gas ed uno liquido), valido in
regime turbolento, si può immaginare di voler ridurre quanto più possibile lo
strato dei film dove si ritengono concentrate le resistenze al trasporto (immaginate
di natura diffusiva); al di fuori di questi film grazie all’efficace rimescolamento
si immaginano nulle le resistenze e perciò si avrà un profilo di concentrazione
piatto.
Nel
nostro caso si tratta del trasferimento di un componente gassoso in una fase
liquida, il metanolo; la solubilità del gas nel liquido aumenta al diminuire
della temperatura ed è per questo che il liquido assorbente viene alimentato a -35°F.
Il
sistema utilizzato è una torre impaccata per cui non è facile dire cosa sia uno
stadio di equilibrio; il sistema impaccato consente un contatto continuo lungo
l’altezza che ci permette di ridurre le dimensioni occupate dalla torre a
parità di tempo di contatto; per questo in ambito industriale per l’assorbimento
raramente si utilizzano le torri a piatti soprattutto laddove si tratta di
correnti a bassa concentrazione, per esempio di inquinanti da rimuovere.
La
rimozione della CO2 permette di dare valore aggiunto
all’alimentazione, priva di acqua…; in effetti si va a togliere quello che è un
inerte ad eventuali reazioni quali, per esempio, la combustione (anche in celle
a combustibile per l’idrogeno); inoltre la sua presenza potrebbe interferire
con l’utilizzo finale di questa corrente (se come fine si tratta di produrre
idrogeno per la sintesi di ammoniaca… in realtà ci vorrebbe una water gas shift
prima).
IL SOTTOSCRITTO NON POSSIEDE ALCUN DIRITTO SUL TESTO DELL’ESERCIZIO.
ESERCIZIO
L’assorbimento di gas in solventi liquidi è
un’operazione molto comune della chimica industriale.
Nel caso in esame, l’assorbimento è di tipo fisico ed è
condotto in una colonna a riempimento. Si vuole qui valutare l’appropriatezza
del riempimento e delle condizioni operative, quantificando la resistenza al
trasporto di materia tra gas e liquido, confrontando questa analisi (detta Rate-based,
ossia dipendente dalla velocità del trasporto) con quella condotta
all’equilibrio (ossia imponendo l’equilibrio termodinamico tra la fase gas e la
fase liquida, in ogni stadio della colonna).
DATI
Tab. 1 Stato fisico e composizione alimentazione
Parametro
|
Corrente Gassosa
|
Corrente Liquida
|
Temperatura
(°F)
|
53.9
|
-34.7
|
Pressione
(psia)
|
400
|
400
|
Portata molare
(lbmol/h)
|
||
Metanolo
|
0
|
8.29
|
CO2
|
0.608109
|
0
|
H2S
|
0.01752
|
0
|
CO
|
0.438551
|
0
|
N2
|
0.340854
|
0
|
COS
|
0.000977
|
0
|
H2
|
0.720569
|
0
|
CH4
|
0.043421
|
0
|
Tab. 2 Condizioni operative dell’assorbitore ( modus operandi attuale)
Parametro
|
Valore
|
Unità di misura
|
Numero di stadi
|
10
|
-
|
Pressione di testa
|
400
|
psia
|
Riempimento: Ceramic Intalox saddles
|
6.25/0.25
|
mm/in
|
Riempimento: altezza
|
0.45
|
m
|
Riempimento: diametro
|
0.127
|
m
|
Metodo nel calcolo del coefficiente di trasferimento di massa
|
Onda (1968)
|
|
Metodo nel calcolo del coefficiente di trasferimento di calore
|
Chilton e Colburn
|
|
Metodo nel calcolo dell’area dell’interfaccia gas-liquido
|
Onda (1968)
|
|
Fattore di interfaccia
|
1
|
-
|
Resistenza sia in fase liquida che gas
|
film
|
|
Flusso controcorrente
|
||
Alimentazioni on-stage
|
Come metodo termodinamico si usa PC-SAFT, che è
stato precedentemente convalidato da dati sperimentali che ne suggeriscono
l’appropriatezza per simulare tale sistema. Ad esempio, si riportano le
solubilità di diversi gas (relative a quella della CO2) in metanolo
a -25°C.
Tab. 3 Confronto tra le solubilità relative di diversi gas in metanolo a
-25°C,
derivanti da dati sperimentali e dal modello PC-SAFT
Componente
|
Solubilità relativa (dati
sperimentali)
|
Solubilità relativa (PC-SAFT)
|
H2
|
0.0054
|
0.0048
|
N2
|
0.012
|
0.012
|
CO
|
0.02
|
0.0185
|
CH4
|
0.051
|
0.060
|
CO2
|
1.0
|
1.0
|
SIMULAZIONE:
- Simulare il sistema assumendo il raggiungimento
dell’equilibrio termodinamico fra le fasi in ogni stadio di equilibrio e
confrontarne i risultati con l’approccio Rate-Based, ossia tenendo conto della
limitazione al trasporto di materia.
- Variare la Temperatura di ingresso del metanolo da
-34.7°F a 5°F.
- Variare l’altezza del riempimento (tra 0.05ft e
1.5ft) e valutarne l’effetto.
FLOWSHEET INIZIALE
RISULTATI ED ANALISI
Nota: essenzialmente gli stadi nel caso della valutazione Rate-Based servono ad
indicare l’ingresso delle correnti (sopra il letto e sotto il letto) ma non
hanno un significato fisico (non corrispondono a stadi equivalenti & co.).
Affinché
il metodo di calcolo delle proprietà di miscela nominato PC-SAFT possa essere
usato vi è la necessità di caricare il suo databank per “rendergli disponibili”
i parametri. In questo caso risulta più che mai importante scegliere il metodo
corretto perché andrà valutata tutta una serie di proprietà che
influenzerà il calcolo dei coefficienti di trasporto di calore e materia
nelle due fasi che determineranno tutti i risultati ottenuti; non è solo il
calcolo di un equilibrio ma ad esso si associa il calcolo cinetico.
I
risultati delle simulazioni sul rate-based ed equilibrium-based sono:
![]() |
Figura
1
|
La
differenza che maggiormente spicca è quella nell’efficacia di rimozione della
CO2 ; a livello teorico è evidente come un approccio basato
sull’equilibrio dia risultati migliori ma fittizi, in effetti le portate
parziali in DCGASOUT sono SEMPRE
MAGGIORI PER IL CASO RATE-BASED; ciò è dovuto al fatto che questo approccio più
realistico tiene conto delle limitazioni del trasferimento e dei tempi di
contatto che sono forzatamente finiti e non permettono un effetto di perfetto
ed omogeneo equilibrio; come risultato il gas viene assorbito in minor quantità.
Si è scritto “più
realistico” in quanto nella realtà non
si possono trascurare altri fenomeni che comunque possono
essere tenuti sotto controllo impaccando omogeneamente le selle ceramiche (ad esempio il channeling).
La temperatura bassa del
metanolo ha una duplice funzione:
-favorire l’assorbimento;
-limitare le perdite
evaporative che comunque non saranno trascurabili nella rigenerazione.
Nel calcolo cinetico
hanno la loro estrema importanza i parametri geometrici del sistema che
determineranno non soltanto la fluidodinamica ma anche i tempi di permanenza
messi a disposizione per il trasferimento (generalmente dall’inglese, transport si usa quando si ha una unica fase e
transfer quando il fenomeno di trasporto avviene tra più fasi).
Nel caso di operazione a
supposti equilibri, si può notare come la rimozione dell’anidride carbonica
sia, in pratica, completa mentre nel secondo caso circa un sesto di quella in
ingresso rimane nella fase gassosa.
Per quanto riguarda il
metanolo si ha perdita assente in quanto la pressione è molto elevata e la
temperatura molto bassa, cose che limitano pesantemente la sua frazione in fase
vapore.
Azoto, idrogeno, metano
rimangono essenzialmente in fase gassosa, in ogni caso, per la loro minore
affinità con il metanolo e se vogliamo Tc di gran lunga più basse di quelle
della CO2.
H2S si trovava
inizialmente in minore quantità rispetto alla CO2 ma ha comunque una
migliore affinità con il metanolo grazie alla sua acidità ed è rimosso
ottimamente in entrambi i casi.
COS è presente già
inizialmente in tracce.
La successiva analisi di
sensitività effettuata variando l’altezza del letto ci permetterà di valutare i
fattori limitanti del processo.
Cambiando la temperatura
del metanolo ci si aspetta di sfavorire l’assorbimento a livello termodinamico
e di favorirlo dal punto di vista cinetico: ciò non significa che otterremo di
più dal rate based in quanto il caso equilibrium-based ci indica il limite
massimo che potremo raggiungere, in termini di rimozione; significherà essenzialmente
che vedremo il grafico precedente alzarsi; i valori della colonna a stadi di
equilibrio saranno numericamente sempre inferiori ma il discostamento con
quelli del caso rate-based sarà più piccolo.
Variando la temperatura
di ingresso del metanolo a 5°F si ottiene:
Per discorsi simili a
prima, H2S e COS non sono sensibilmente presenti nonostante la
variazione non premiante.
Si noti la lieve perdita
di metOH dovuta all’incremento di temperatura.
Il discorso fatto prima
di presentare i risultati sembrerebbe non valere per quanto riguarda la CO2;
in valore assoluto è vero.
Effettivamente non è però
il discostamento assoluto ma quanto ci discostiamo dal valore ottenuto dal caso
ideale ad essere rilevante; nel caso precedente il rapporto tra le portate
parziali di diossido di carbonio, con tutte le cifre decimali, ci indica che la
portata nel caso ideale è ≈5500 volte più piccola; in questo caso è “solamente”
≈25 volte più piccola.
Effettuando una
sensibilità facendo variare l’altezza del riempimento ci si può rendere subito
conto di quanto sia importante garantire un tempo di permanenza sufficiente.
Si premette che la
variazione dell’altezza non ha alcuno effetto sul caso ideale: supposto
equilibrio allo stadio; in DCGASOUT si
ha:
Ciò non vale per il caso
rate-based dove al variare dell’altezza si hanno sensibili variazioni di
efficienza di rimozione, in DCGASOUT:
Vediamo il confronto per
ogni componente e tra le temperature, successivamente si discuteranno i
risultati.
Si può notare come alcuni
procedano più speditamente verso la condizione di 10 stati di equilibrio
rispetto ad altri; questo implica che hanno necessità di tempi inferiori per il
raggiungimento dell’equilibrio, cioè le loro cinetiche di trasferimento sono più
alte; potrebbe essere una questione di diffusività nel metanolo e soprattutto
di differenze di concentrazione più piccole dai valori di equilibrio; partendo
già da valori molto prossimi a quelli di equilibrio, l’escursione è limitata,
così come la forza spingente e l’assorbimento procede più lentamente.
Si noti che si tratta
di profili in letti di altezza diversa non diversi dai profili che effettivamente si hanno in colonna.
Tutte le curve seguono lo
stesso andamento: all’aumentare dell’altezza, cioè del tempo di permanenza, si
tende a raggiungere la condizione di stadi di equilibrio, poiché si dà il tempo
necessario all’interno della colonna affinché le fasi scambino efficacemente
materia e calore.
Nei profili in colonna
non è facile fare un paragone poiché quelli che vengono chiamati stadi per la
colonna a stadi di equilibrio hanno un senso fisico(piatto), per la colonna
impaccata risultano da una mera divisione del riempimento che non ha a che
vedere con piatti ipotetici ed altro; è in effetti possibile notare dal profilo
in colonna che le temperature delle fasi sono differenti; ciò è normale visto
che non si è scelto di seguire l’approccio dell’ HETP (height equivalent of a theoretical plate).
Si noti che nel caso
estremo in cui l’altezza tende a 0 nel rate based temperatura e portate
parziali in DCGASOUT sono uguali a CGASIN, per l’equilibrium based i piatti
sono un concetto del tutto astratto che sebbene possano avere un senso fisico,
non hanno alcuna dipendenza con l’altezza di un riempimento di fatto inesistente
per il caso ideale (l’equilibrio è raggiunto in stadi ideali e non altezze di
riempimento).
Per avere la condizione
degli stadi ideali sarebbe necessario avere lo stesso numero di altezze
equivalenti a tali stadi ognuna delle quali permetta un tempo di permanenza
superiore ai tempi caratteristici del trasferimento tra le correnti incrocianti
entranti in tale porzione di letto.
Dai dati del caso ideale
o dall’ultimo punto di temperatura del caso rate-based è possibile notare come
la capacità termica (m*cpsp.) del metanolo sia molto superiore di
quella del gas tanto che il salto termico del metanolo è ridottissimo mentre
quello del gas è consistente).
Si può notare come nella
nostra condizione iniziale di 1.46 ft circa la temperatura in uscita nel caso
rate based è circa uguale a quella di equilibrium based; ciò significa che la
sostanziale differenza delle portate di CO2 in uscita è dovuta al fattore limitante del trasporto di
materia.
Al diminuire dell’altezza
sia il trasferimento di calore che quello di materia risultano limitanti,
soprattutto prima di 1.2 ft.
Quanto detto tra le
limitazioni di trasferimento è osservabile dal seguente grafico:
![]() |
Nota: al variare delle
altezze del letto i valori della colonna a stadi ideali rimangono costanti e la
curva Equilibrium-based degenera in un punto.
|
Nessun commento:
Posta un commento
Commentate! Commenti e critiche sono ben accette!